Stephen King - L'ombra dello scorpione
Grazie alla fuga di un uomo infetto da una forma influenzale micidiale, l'umanità comincia ad ammalarsi ed arriva sull'orlo dell'estinzione. Chiunque inizia a starnutire, a fare moccio dal naso, a tossire o a seguire il Tg1 si ammala e muore dopo poco tempo e dopo terribili sofferenze. Gli unici che riescono a salvarsi sono quelli ai quali inspiegabilmente il virus non attecchisce: sono quelli che non hanno mai fatto il vaccino, comprato a suon di milioni di dollari dagli stati collusi. I superstiti si suddividono in cattivi e buoni. I primi capitanati da un politico attempato che va sempre in giro con le scarpe col tacco e i secondi da Capitan Harlock.
Nell'accampamento dei cattivi non mancano di certo tavoli da poker sui quali far divertire eventuali direttori di telegiornale superstiti, trans e troie per esigenze diverse, mazzette e strade intitolate a latitanti morti in autoesilio. Ma soprattutto non mancano la televisione e la Play Station, anche se c'è sempre qualcuno che preferisce la Wii. Mai sottovalutare la potenza di Play Station, comunque, anche in un mondo deserto.
Nell'accampamento dei buoni è tutto molto più spartano. Ci sono però organizzazione, alternativa, pensiero condiviso, idee, meritocrazia, limpidezza: tutto quello che manca nel Partito Democratico, per intenderci. E in effetti cominciano a spuntare le prime spie. Loschi figuri con i baffetti che passano per intelligenti, preti travesiti da democratici e democratici travestiti da preti, chi era una cosa e adesso non lo è più, pelati supponenti. Come nel mondo della seconda repubblica che è appena finito, nessuno li riconosce per tempo e il nemico può in questo modo dormire sonni tranquilli e prendere viagra a volontà.
Nell'accampamento dei cattivi si punta sul nucleare, in quello dei buoni sulle rinnovabili. Ma, si sa, vince sempre chi tira verso il basso, o chi mette le bombe e il conflitto finale è imminente e già segnato. I buoni saranno annientati da una testata nucleare, insieme alle spie, perché non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire ma non c'è peggior cretino di chi si fida di un bugiardo patologico.
Il gran finale è già pronto e segnato. La testata nucleare, affidata al più fatto tra i cattivi, è pronta e sembra proprio che il mondo dei buoni abbia i secondi contati. Quando succede l'imponderabile. Francesco Rutelli ha una crisi mistica e si fa sfuggire un'imprecazione, Formigoni lo redarguisce ad altissima voce, spaventando in questo modo Calderoli, che si fa sfuggire la testata nucleare, che esplode così nell'accampamento dei cattivi, mentre il capo stava facendo l'ennesimo alzabandiera non autorizzato dall'età.
Il mondo dei buoni trionfa e potrebbe ricominciare daccapo, davvero, se non fosse per quell'uomo che passa per intelligente, quello con i baffetti. Durante l'ultimo incontro segreto con il capo dei cattivi, gli aveva preso una cellula staminale e l'aveva messa al sicuro. Perciò, adesso può unirsi ai festeggiamenti, saltando e ballando, facendo esplodere botti e sfilare stelline. Attenti, a quelli con i quali festeggiate.
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