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Tanti auguri a tutti, ne abbiamo proprio bisogno per sopravvivere alla devastazione

Nella grotta del precariato, confidiamo nella stella cometa

Fuori da ogni retorica, a Natale facciamo il punto sullo stato della Nazione: variabile tra il pessimo e il tragico
24 dicembre 2009 - Ciccio Falcone (Economista tarantino deluso ma combattivo)

Gli auguri miei più sinceri per questo Natale, per quel poco che possano valere, li voglio dedicare a persone speciali, alle migliaia di lavoratori che hanno perso il posto di lavoro a causa di questa "crisi economica" che poi mi sembra tanto un modo per riconoscere il fallimento di una intera classe imprenditoriale nazionale, sempre pronta a prendersela con il fisco italiano, a volte a ragione, e mai in grado di comprendere che per una buona impresa esistono solo due regole: risparmio e prudenza.

I miei auguri di Natale vanno alle seimila famiglie di lavoratori in cassa integrazione a Taranto, vanno a tutti i lavoratori precari di questo paese che consentono ancora oggi che la Legge Biagi produca un sistema sociale iniquo e fallimentare a danno di migliaia e migliaia di famiglie condannate alla povertà con il miraggio di una stabilità che non arriverà mai più. La Legge Biagi è un fallimento, ad essa non segue nessun sistema di welfare di sostegno nè un mercato del lavoro appena sufficiente. E' finita per diventare un ennesimo sprone alla ricerca del favore politico per un posto di lavoro.

Voglio fare gli auguri alle giovani coppie in cerca di una via quanto più possibile decorosa per costruirsi una famiglia. A tutti loro auguro di trovare una casa anche modesta che gli consenta di crescere dei figli in serenità. A coloro i quali oggi speculano sulle spalle di questa povera gente, a cui è stato tolto qualsiasi sogno magari con mutui impossibili da restituire, auguro che verrà un giorno in cui renderanno conto. A questi che hanno comprato case a prezzi ridicoli godendo anche di sovvenzioni su mutui altrettanto ridicoli e si permettono oggi di lucrare per cinque o sei volte sul prezzo pagato auguro di conoscere nuovamente la povertà, che poi è l'unica strada per meritarsi un futuro migliore dopo questo mondo.

I miei auguri vanno ai ragazzi delle scuole e delle università che incontro ogni giorno ed a cui non ho il coraggio di spiegare che il loro sogno di diventare professionisti o solo semplicemente utili al mondo del lavoro per ciò che hanno studiato è in questo paese assolutamente impossibile. Guardate i vostri fratelli maggiori nei call center, a fare i lavori più impensabili pur di rimanere in piedi e capirete che l'auspicio che possiate trovare successo altrove non è un consiglio sbagliato.

I miei auguri vanno alle migliaia di pensionati a cui la legge Dini sta falciando e falcerà l'unica fonte di reddito, nonostante la previdenza nazionale sia tornata in attivo da diversi anni. Ed in questo senso i miei auguri più grandi vanno a tutti i giovani che quella pensione non vedranno mai e che sono condannati ad un futuro di indigenza.

I miei auguri vanno alle coppie separate, ai loro amori spezzati a volte a causa di una società che continua a raccontare con tutti i mezzi di promozione possibili, che una vita di menzogne, di tradimenti, incentrata sul piacere personale è sempre giustificabile. La famiglia si costruisce giorno per giorno tra mille difficoltà e non può essere che una scelta di sacrificio e come tale va pensata attentamente.

I miei auguri vanno a tutte le persone di buona volontà che mandano avanti questo paese nonostante chi li rappresenta nelle sedi delle istituzioni abbia conosciuto la corruzione, l'evasione, la concussione e sia tutt'altro che un esempio per le giovani generazioni. A questi padri e madri che ogni giorno tirano avanti auguro che un giorno questo paese riprenda la coscienza dei suoi padri costituenti e ci restituisca una società più giusta e onesta. Buon Natale!

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