Intervista a Gesù Cristo
In occasione del Natale, ne approfittiamo per pubblicare un'intervista al protagonista assoluto dell'evento, tornato tra noi per l'occasione: Gesù. Di seguito, un ampio estratto dell'intervista originale, tradotto per voi e per tutti da Adrien Vaindoit.
[Alcuni ci fanno notare come le iniziali GC accomunino Gesù Cristo e George Carlin. Una coincidenza? Noi pensiamo di no...]
I: Signore e signori, abbiamo il privilegio di avere con noi un uomo conosciuto in tutto il mondo come il principe della pace... Gesù Cristo. Come sta, Gesù?
GC: Bene grazie, ci tengo a dire che è grandioso essere di ritorno.
I: Può dirci, dopo tutto questo tempo, per quale motivo è tornato?
GC: Per lo più nostalgia.
I: Bene, potrebbe raccontarci, Gesù, qualcosa sulla prima volta che è stato qui?
GC: Non c'è molto da dire. Penso che tutti conoscano la storia ormai. Sono nato a Natale.
I: Sì.
GC: E, ehm, in realtà questa cosa mi ha sempre crucciato perchè ho sempre ricevuto un solo regalo. Sa, se fossi nato un paio di mesi prima, avrei ricevuto due regali. Ma badi, non mi lamento. Sono solo cose materiali.
I: Davvero è nato in una mangiatoia?
GC: Naaaa. Sono nato in ospedale. Il Betlehem Jewish Hospital. Però era l'ospedale che si trovava all'interno di una mangiatoia. È così che tutta la storia è cominciata.
I: Ed è vero che non c'erano posti nella locanda?
GC: Oh, no. Avevano posto, solo che non avevamo le prenotazioni. Mio padre, Giuseppe (Dio lo benedica) era un uomo semplice. Non viaggiava molto. Si dimenticò di prenotare.
I: Poi c'è quella storia dei tre saggi, i re magi.
GC: Beh, si presentarono questi tre re. Oh, non lo so quanto fossero saggi. Non mi sembravano saggi. Dissero di aver seguito una stella. Non mi suona molto saggio.
I: Non portarono regali?
GC: Sì. Oro, incenso e, credo, mirra, che non ho mai capito cosa fosse. Non è che per caso lo sa lei a che serve la mirra?
I: Beh, credo che sia una resina gommosa amara e rossiccia.
GC: Oh, stupendo! Stupendo! Proprio quello che mi serviva. Una resina gommosa! Cosa me ne faccio io di una resina gommosa? Avrei preferito ricevere dei soldi. Così sarei potuto andare a comprarmi qualcosa che mi serviva davvero. Sa, quelle cose che uno non comprerebbe normalmente.
I: Tipo?
GC: Oh, non lo so. Un costume da bagno. Non ho mai avuto un costume da bagno. Forse un cappello dei Devo. Una bicicletta. Mi sarebbe stata davvero utile una bici. Si rende conto di quanto ho camminato? Devo aver attraversato la Cananea 6-8 volte, su e giù, da nord a sud. Camminando e parlando. Facendo miracoli, raccontando storie.
I: Ci parli dei miracoli. Quanti miracoli ha fatto?
GC: Un totale di 107 miracoli. Esclusi i pani e i pesci.
I: Perchè non conta i pani e i pesci?
GC: Beh, in effetti quello non fu un miracolo.
I: No?!
GC: No, andò a finire che molta gente riportava tutto indietro. Non gli piacevano. E a dire il vero, non tutti quei miracoli erano miracoli veri.
I: Co-cosa vuole dire? Cos'erano se non erano miracoli?
GC: Alcuni erano giochi di prestigio, illusioni ottiche, ipnosi di massa, allucinazioni, persino agopuntura. Fu così che curai la maggior parte dei ciechi: agopuntura.
I: Quindi non tutto il Nuovo Testamento è vero.
GC: No. Molta di quella roba del Vangelo non è affatto avvenuta. Fu inventata. Luca e Marco facevano spesso uso di droga. Vede, Luca era un medico e aveva facile accesso alle droghe. Matteo e Giovanni erano ok, ma Luca e Marco avrebbero scritto di tutto.
I: E che mi dice della resurrezione di Lazzaro?
GC: Prima di tutto non era morto. Era reduce da una sbronza. Questo lo dissi.
I: Ma nella Bibbia ha detto che era morto.
GC: No no. Ho detto che sembrava morto. Ho detto: "Ehi! Sembra morto!". Vede, Lazzaro aveva il sonno molto pesante. In più il giorno prima eravamo stati a un pranzo di matrimonio e lì doveva aver bevuto un bel po' di vino.
I: Ah, si trattava delle Nozze di Cana, quando trasformò l'acqua in vino?
GC: Uhm, non lo so. Andavamo a un numero tremendo di matrimoni a quei tempi.
I: Ma ha mai trasformato davvero l'acqua in vino?
GC: Non che io sappia. Ah, una volta ho trasformato il succo di mela in latte, ma dell'acqua in vino non ricordo proprio.
I: Bene, ora passiamo gli Apostoli. Cosa può dirci riguardo a loro?
GC: Beh, erano gente a posto, sa? Puzzavano un po' di pesce, ma oh, erano bravi ragazzi.
I: E Giuda?
GC: Ehi. Non mi faccia cominciare con Giuda...
I: Va bene... Beh, e riguardo gli altri Apostoli? Prendiamo per esempio Tommaso. Era davvero così scettico?
GC: Quel tipo, Tommaso, non potevi mai dirgli nulla, sa? Chiedeva sempre prima i documenti. Appena lo vedevo, "Documenti?". Ancora oggi non crede che io sia Dio.
I: Lo è?
GC: Beh, in parte. Lo sa. Faccio parte della Trinità.
I: Sì, infatti ha scritto un libro sulla Trinità, vero?
GC: Proprio così. Si intitola "Three's a Crowd".
I: "In tre è una folla."
GC: Già.
I: A quanto mi pare di capire, non è altro che un non tanto velato attacco allo Spirito Santo.
GC: Ascolti, non è un attacco. Vuole sapere che cos'è? Non vado d'accordo con lo Spirito Santo, va bene? Quindi non lo considero. Tutto qui. Quello che fa è affar suo.
I: Ma perché? Qual è il motivo?
GC: Beh, prima di tutto non sai mai in cosa si trasformerà. Ogni volta si manifesta in una forma diversa. Un giorno arriva ed è una colomba, poi una lingua di fuoco, è sempre lì a fare lo scemo. Ascolti, non mi interessa di lui. Non voglio saperne nulla. Non lo vedo. Non gli parlo.
I: Tornando alla sua venuta precedente, Gesù, cosa può dirci dell'ultima cena?
GC: Prima di tutto, se avessi saputo che sarei stato crocifisso, avrei ordinato un pasto più abbondante. Non vi consiglio di essere crocifissi a stomaco vuoto.
I: La crocifissione dev'essere stata terribile.
GC: Fu brutto, devo ammetterlo. Finchè non lo provi, non puoi mai sapere quanto è doloroso. E stancante. Fu molto molto stancante e imbarazzante. Penso, più di ogni altra cosa, che fu imbarazzante. Sa, crocifisso lì davanti a tutti. Ma non lo so, penso che abbia fatto redimere un bel po' di gente.
I: Ebbe paura?
GC: Sì. Verso la fine stava per piovere. Temevo di essere colpito da un fulmine. Ma... Alla fine dei conti vorrei dire che, finchè sono stato qui, mi sono divertito.
I: Cosa ne pensa del Cristianesimo?
GC: Mi imbarazza un po'. Se potessi rifarlo, penso che fonderei una di quelle religioni orientali come ha fatto Buddha. Buddha era in gamba. È per questo che ride.
I: Non avrebbe voluto essere cristiano?
GC: No. Non vorrei mai essere membro di un gruppo il cui simbolo è un uomo inchiodato a due pezzi di legno. Soprattutto se quell'uomo sono io! Buddha ride, io sono in croce!
I: Ho ancora qualche domanda. Le dispiace?
GC: Prego, faccia pure. Quanto spesso passo di qui?
I: Esistono davvero gli angeli?
GC: Non quanti ce n'erano una volta. Anni fa ce n'erano milioni. Oggi non si trovano molti giovani che vogliono farlo. Sa, è troppo pericoloso con tutti quei missili radar e a infrarossi.
I: E gli angeli custodi?
GC: Ce ne sono ancora, ma ora ce n'è uno ogni sei persone. Anni fa ognuno aveva un proprio angelo custode.
I: Lei risponde davvero alle preghiere?
GC: No. Innanzitutto molte di esse non ce la fanno ad arrivare. Voglio dire, ci sono macchie solari, interferenze radio. Anni fa rispondevamo a tutte. Ma anni fa c'erano meno persone. E le persone pregavano per cose semplici, come accendere un fuoco, catturare uno yak, cose di questo genere. Ma oggi la gente prega per le squadre di hockey, per avere unghie più lunghe. Non ce la facciamo a tenere il ritmo.
I: Bene, credo che il tempo sia scaduto. Voglio ringraziarla per esserci venuto a trovare.
GC: Ma si figuri.
I: Vuole lasciarci un ultimo pensiero o qualche consiglio?
GC: Cosa... Intende tipo come rimuovere le macchie di sudore dagli indumenti, cose così?
I: No, intendo consigli spirituali.
GC: Beh, non so quanto sia spirituale, ma vi dico una cosa. Non date soldi alla Chiesa. Sono loro che dovrebbero dare soldi a voi.
I: Bene, grazie Gesù. E buonanotte.
GC: Buonanotte. Grazie per avermi ospitato. E comunque vi assicuro che le grandi band non torneranno più.
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