Tempismo, talpe & teppe
Ormai Berlusconi ne ha la certezza: una qualche talpa all’interno del suo entourage gli rema contro e spiffera in anteprima le mosse del premier cosicché qualcun altro gli strappi i titoloni di apertura di quotidiani e telegiornali.
Non possono infatti essere coincidenze le fregature accumulatesi nel corso dell’ultima settimana.
Prima la condanna a Fabrizio Corona e il suo uscirsene con quel «Mi vergogno di essere italiano», vale a dire le stesse parole che il presidente del Consiglio si apprestava a pronunciare nel caso i fratelli Graviano avessero confermato le accuse di mafia rivoltegli dal pentito Spatuzza. Incredibile poi anche la somiglianza nella gestualità che il premier si sarebbe predisposto a esibire: lui a camicia sbottonata e petto nudo sulla soglia del tribunale a immolarsi come un novello San Sebastiano. Messinscena inaspettatamente “bruciata” dall’analoga reazione dell’imputato Corona, il ché avrebbe costretto gli stessi Graviano a modificare la deposizione pur di garantire almeno un editoriale al premier.
Poi è stata la volta dello scandalo Tiger Woods con le sue innumerevoli amanti e annessi tradimenti familiari. Una vicenda parallela a quella toccata la scorsa estate al Primo Ministro, il quale pare fosse sul punto di indire una conferenza-stampa per annunciare il suo clamoroso ritiro dalla vita pubblica. Peccato che il giocatore di golf americano qualche ora prima gli avesse strappato le parole di bocca: «Mi ritiro e mi prendo una pausa a tempo indeterminato», costringendo così il premier a procrastinare l’uscita di scena.
Infine, nel giorno tanto atteso del comizio in piazza Duomo, il leader del Pdl che si trova costretto a rinunciare al discorso minuziosamente preparato dopo aver letto l’agenzia Ansa con le ultime dichiarazioni dall’Iran dell’ayatollah Khamenei: «L’opposizione sarà eliminata».
Chi l’ha incrociato in queste ore parla di un Berlusconi su tutte le furie che se ne sarebbe uscito con un «Cribbio, cosa devo fare per ottenere la prima pagina? Devo forse prendermi un pugno in faccia?».
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