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Bossi nel '97: "col tricolore mi pulisco il culo". Ma se la merda si indurisce ci vuole ben altro.

Ora la Lega si pulisce il culo anche col crocifisso

Un lucido Castelli con un coraggioso atto di coerenza politica vuole aggiornare la carta igienica del suo leader.
30 novembre 2009 - Ulisse Acquaviva

E' ufficiale: la lega si pulisce il culo con la croce cristiana. Lo si era gia' intuito da parecchi segnali, come l'arrogante accanimento verso i poveri, i migranti, i rifugiati, i senza fissa dimora, gli stranieri, tutte categorie a cui Gesu' Cristo e' stato ben contento di appartenere.

Ma oggi la dichiarazione e' ufficiale: Castelli vuole decorare col simbolo della cristianita' la carta igienica di Umberto Bossi. Fu proprio Bossi, infatti a pronunciare la storica dichiarazione "Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo", durante la festa della Padania del 26 luglio 1997 nell'enclave leghista di Cabiate nel comasco.

Quella frase non fu mai smentita, Bossi fu condannato in primo grado dal giudice di Como a un anno e quattro mesi di reclusione per vilipendio della bandiera tricolore, la sentenza fu impugnata dalla difesa e nel gennaio scorso la Camera dei Deputati ha negato l'autorizzazione a procedere salvando il culo a Bossi perche' potesse utilizzarlo come promesso.

Per questa ragione Mamma! esprime la sua solidarieta' al viceministro Castelli per questo grande gesto di coerenza, che esprime efficacemente con una forte carica simbolica tutti i valori cristiani, italiani e umani che ormai da anni sono smerdati da lui e dai suoi colleghi di partito. Per dovere di completezza suggeriamo a Castelli e Bossi una versione piu' approfondita della cartigienica tricolore, cosi' possono pulirsi il culo anche con le altre religioni.

Bandiera multireligiosa

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