TOGHE ROSSE!
Manca quasi un mese ma la tensione tra le fila berlusconiane si fa già sentire. Come se non bastassero i magistrati comunisti, Mills che si fa infinocchiare, i pentiti che da vecchi amici diventano, appunto, pentiti e dicono troppo cose, ecco spuntare all'orizzonte l'ennesima insidia rossa.
Il 25 dicembre, infatti, puntuale come una stronzata di Giovanardi, è previsto il ritorno di Babbo Natale, che rallegrerà il mondo (quello ricco, ovviamente) col suo carico di doni e quell'odore di merda di renna che è un po' il suo marchio di fabbrica. Tra i berluscones si comincia già a tremare. “Lo conosciamo tutti: è vecchio, barbuto e sembra Marx” dice Italo Bocchino, distraendosi per un attimo dalla montagna di merda che dalla Campania vola per coprirlo. Già pronto il servizio di Mattino 5 che mostrerà il vecchio Natale intento a riparare la slitta e sodomizzare uno gnomo.
Una sola cosa è certa: “Questa è una festività ad orologeria, arriva puntuale per ricordare che siamo tutti uguali. E questo non va bene, in tempi d'immunità parlamentare, cazzo!” afferma Ghedini, ricordando che se c'è una cosa per cui Santa Claus è noto, è la sua toga rossa.
Il messaggio è chiaro: quest'anno non fate gli anti-italiani. Tappate i vostri camini o tenete il fuoco ben acceso. Bruciamogli le chiappe, a quel vecchio comunista.
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