Il Cavaliere per tutti

Una versione di latino sulle disavventure giudiziarie del presidente del Consiglio. Questa l’intuizione di una professoressa liceale di Trani allo scopo di sedurre i suoi svogliati studenti mediante traduzioni maggiormente legate all’attualità che non a un anacronistico passato. Al bando le imprese di Cesare (Giulio) e la congiura dei patrizi, spazio invece alle imprese di Cesare (Previti) e alla congiura di Patrizia. Fatto sta che lo stratagemma sembra aver funzionato considerando l’esito positivo della prova con valutazioni al di sopra della media. Agli altri docenti non rimane quindi che adottare la stessa metodologia didattica se sperano di sollevare l’andamento scolastico dei propri allievi. È quello che farà ad esempio il collega di matematica già a partire dalla prossima settimana in occasione della verifica in programma. Mai ai ragazzi era riuscito fino a ieri di comprendere ipotesi e tesi di un problema nonché ricorrere alle giuste operazioni per la sua risoluzione. Da lunedì le cose potrebbero cambiare grazie alla nuova e più accattivante impostazione del quesito: “Il signor B fa il premier del suo paese. Egli tiene due processi in corso di cui vuole sbarazzarsi. Domanda: quanti avvocati deve portare in parlamento perché riesca a togliere di mezzo i suddetti processi prima che giungano a sentenza? Suggerimento: l’alunno ignori ai fini della soluzione quanti altri dibattimenti riguardanti normali cittadini non arriverebbero a conclusione pur di soddisfare la richiesta del signor B. Si ricordi infatti quanto più volte detto in classe, vale a dire che la matematica è pura logica, il ché non si applica necessariamente alla realtà”. Se anche questa prova dovesse rivelarsi soddisfacente, già si preannunciano le future lezioni di fisica sulla gravità a partire dal seguente assioma: la velocità con cui un corpo è trascinato verso il carcere è inversamente proporzionale al suo peso sociale.