Hadi Heidari torna a casa!
Ogni paese sceglie come colpire i propri vignettisti, qui in Italia muoiono di fame o vanno in rovina alla prima querela, in Iran invece sono piu' umani e li sbattono in prigione dove almeno gli danno da mangiare.
Il 22 ottobre scorso l'arresto a Tehran del disegnatore iraniano Hadi Heidari (animatore del sito Persian Cartoon e collaboratore di varie testate riformiste) aveva suscitato una grande ondata di protesta, in rete e fuori.
Hadi stava partecipando ad una veglia religiosa per onorare i prigionieri politici, organizzata nella casa di uno di loro: Shehaboldin Tabatabai. Alcuni dei prigionieri sono stati rilasciati il giorno seguente, ma Hadi e alcuni altri sono stati portati in prigione, forse perche' a suo tempo era stato direttore culturale del quotidiano Etemad-e Melli, successivamente messo al bando dalle autorita'.
Ma i fondamentalisti non sono scemi, e lo hanno rilasciato appena hanno capito di aver innescato una pericolosa reazione a catena. Se tu imprigioni chi fa le veglie per gli imprigionati, poi arrivano altre persone a fare veglie, e se tu imprigioni pure quelli alla fine hai tutta la popolazione del paese in carcere a fare veglie di preghiera per liberare se stessi.
Alla fine il ragionamento e il buon senso hanno prevalso, e oggi Hadi e' finalmente libero. Ma nelle carceri iraniane c'e' ancora chi paga a caro prezzo la liberta' di esprimersi.
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