Un crocefisso è per sempre
Dopo che gli scrutinatori hanno verbalizzato il risultato ufficiale delle primarie - Rutelli* fuori dai coglioni - le cose sembrano normalizzarsi nel mondo insonorizzato dell’opposizione. I calzini di Franceschini col tempo sono tornati marrone e a Marino è stato riaffidato l’incarico di portare i dischi alle feste dei più fighi.
* Rutelli è uno che sa come fare opposizione. All’interno del proprio partito.
Il Partito Democratico è ora pronto a intraprendere una nuova strada che, speriamo, non s’incroci con via Gradoli.*
*Quando scoppiò lo scandalo, Marrazzo dichiarò il video che lo ritraeva con dei trans una bufala. Ora ritratta dicendo che era consapevole di essere ripreso nell’ultimo film di Schicchi.
Prima grande sfida da affrontare per Bersani: il crocefisso nelle aule*. Non so voi, ma io ho tremato. Ho tremato così tanto che il mio cellulare si è sentito offeso.
* Non dico di abolirlo, ma almeno passasse i compiti.
Poi mi sono anche commosso per la genuinità delle parole della Gelmini: “Il crocifisso rappresenta l'Italia e difenderne la presenza nelle scuole significa difendere la nostra tradizione e il voto dei cattolici."
Intanto si fa strada la candidatura di D’Alema* per la carica di Alto rappresentante per la politica estera Ue. Appoggiata dal governo. Un impegno talmente prestigioso che dispiace non sia stato candidato un membro del PD.
* Secondo un sondaggio, il virus H1N1 teme di essere contagiato da D’Alema.
Quanto a Bersani, le aspettative che l’elettorato democratico pone nel nuovo segretario sono tante. Sarà capace di deluderle tutte?
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