Gli elettrofiltri Ilva: "basta con l'esibizionismo dei camini"
Le "sigarette" dei fumi Ilva respirati in Puglia sono con l'elettrofiltro? A quanto pare si', visto che questi macchinari si sono ribellati per ottenere il giusto credito di fronte agli ambientalisti.
Per una macchina non c'e' niente di peggio che essere ignorata, trattata come una cosa inutile, gettata nel dimenticatoio: e' quello che e' capitato agli elettrofiltri dell'Ilva di Taranto, da sempre all'ombra dei camini molto piu' visibili e vanitosi, ormai diventati il simbolo dell'industria (e del conseguente inquinamento) nella citta' dei due mari.
"Ma davvero pensate che possano fare tutto questo da soli?" ci ha raccontato un elettrofiltro intervistato in esclusiva per www.mamma.am. "Loro sono li' a fare sfoggio delle loro belle strisce biancorosse, nemmeno fossero tifosi del Bari, e noi qui sotto lavoriamo come matti senza che nessuno si accorga di noi. Dispersioni, fughe, fuoriuscite: dobbiamo inventarci di tutto per far uscire schifezze inquinanti dai nostri meccanismi".
A questo punto la faccenda si fa interessante, e domandiamo all'elettrofiltro se puo' darci delle prove ufficiali del suo impegno a sostegno delle emissioni industriali. "Il bello e' proprio questo! - ci spiega l'elettrofiltro - non ci sono misurazioni, ma si sa per certo che ci possono essere delle dispersioni. Solo che noi non interessiamo a nessuno, le misurazioni le fanno sui camini dopo che noi abbiamo gia' disperso sostanze nell'ambiente. Perfino l'Autorizzazone Integrata Ambientale valuta solo le emissioni convogliate (il fumo che esce enorme e maestoso dai camini) ignorando quelle diffuse e fuggitive (le nostre magnifiche e microscopiche scoreggine alla diossina)"
Di fronte a questa situazione, e' comprensibile tutta l'amarezza di questi dispositivi, cosi' importanti per mantenere il primato di Taranto sulle emissioni europee di agenti inquinanti, ma al tempo stesso cosi' ignorati e sottovalutati dagli ambientalisti e dagli stessi cittadini.
E' cosi' che per cercare la gloria negata da sempre, gli elettrofiltri dell'Ilva si sono organizzati e autofotografati per mostrarsi in tutto il loro splendore, circondati da fumi che non si vedono nemmeno ai concerti dei Pooh. Per fare il loro debutto in societa' hanno scelto Mamma! perche' sapevano che solo noi saremmo stati abbastanza pazzi da metterci a parlare con un elettrofiltro.
"Camini, camini, sempre e solo camini. - si sfoga l'elettrofiltro - mai una volta che i gruppettari si ricordino anche di noi. Ci basterebbe poco per essere felici: un comunicato del Wwf, un assalto di Greenpeace, una manifestazione di protesta... ma niente. Come se non esistessimo".
Ma da oggi gli elettrofiltri possono stare tranquilli: se queste foto e i fumi che contengono arriveranno dove devono arrivare, di loro si parlera' tanto, e molto presto.
Se vuoi sostenere questo sito, Richiedi uno dei nostri libri e combatti con noi il degrado culturale.
Commenti
Inserisci il tuo commento