Siamo Uomini, topi o PD? Le cinque regole buone per tutti
Salve. Nelle righe che seguono vorrei parlarvi del Pd, delle sue vicende e della campagna informativa di prevenzione contro l’influenza affidata a Topo Gigio. Temendo di non riuscire a ben distinguere i due argomenti procederò così, alla Marrazzo di cane.
2,5 milioni di Euro. Tanto è costata l’ideazione della campagna contro il virus dell’influenza A di cui Topo Gigio è testimonial. Per quella cifra mi sarei aspettato di vedere il Topo prendere il virus e strapazzarlo di coccole, invece la campagna consiste di cinque semplici regole di buon senso sempre utili da adottare. Nel Pd lo sanno talmente bene che hanno deciso di fare di questi cinque consigli i capisaldi della loro condotta. Vediamo quali sono e che effetti hanno portato:
1) Lavarsi spesso e bene le mani non solo con l'acqua, ma anche con il sapone. In questo i membri del maggior partito d’opposizione non sono secondi a nessuno in quanto suddetta pratica era diffusa già da tempi remoti. Posso affermare senza timore di correzione che quelli del Pd sono maestri eccelsi nel lavarsi le mani tanto da eccedere in finezza: non gli basta più l’acqua e il sapone, gradiscono lavarsele con la giustizia, l’università, le missioni di pace, il conflitto d’interessi e tutta una vasta gamma di prodotti per la pulizia morale.
2) Coprirsi il naso e la bocca con un fazzoletto se si starnutisce; e buttare il fazzoletto nella spazzatura. Questa è la regola alla quale sono meno abituati, infatti sono ancora troppo pochi quelli che si turano naso e bocca in situazioni poco salubri. La maggior parte ha ancora l’istinto, appena sentono puzza, di rimboccarsi le maniche.
3) Se ci si dimentica di lavare le mani, non toccare occhi, naso o bocca. Il punto tre è stato oggetto di un aspro dibattito del direttivo che, al termine di un’estenuante aperitivo, ha optato per una riformulazione più consona allo spirito dei padri fondatori, ovvero: “ Se ci si dimentica di lavarsene le mani, non tocca né agli occhi nel al naso né tantomeno alla bocca”.
4) Cambiare spesso l'aria. Anche i meno attenti si saranno accorti che in Via del Tritone in molti hanno deciso di cambiar aria: Rutelli andrà verso il centro a fare shopping e D’Alema spera nell’elezione come ministro degli esteri europeo in modo da coronare il suo sogno di redigere la guida dei migliori ristoranti di lusso del mondo.
5) In caso di febbre, tosse o raffreddore, restare a casa e chiamare il medico di famiglia. Nell’eventualità che a casa non t’abbia già lasciato il precariato, la disoccupazione, la cassa integrazione e tutte queste cose che il premier annuncia essere ormai alle nostre spalle. A spingere.
Non sono sicuro che questo basti al nuovo segretario per salvare il partito dalla brutta pubblicità delle vicende laziali. Quello che si sa con certezza è ancora poco ma dopo il primo interrogatorio, l’ex presidente della regione ha dichiarato che i soldi servivano anche per la droga segnando una pista che almeno per sta volta non sarà lui a seguire ma gli inquirenti che seguono il doppio canale trans&coca facendo tremare la Roma bene. Seguiranno: inappetenza, repentini sbalzi d’umore e brividi freddi. Tutti sintomi da non confondere con quelli dell’influenza stagionale, qualificata dal viceministro Fazio come dieci volte più aggressiva di quella del tipo A che, dopo il lancio su scala internazionale, le conferenze in tutti i paesi, l’utilizzo di un testimonial che piace ai bambini vede ora la sua fase discendente con l’ingresso del prodotto concorrente, tanto che si pensa di abbinargli una lotteria per risollevarne le sorti.
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