Bicio Fabbri: un libro e una mostra
In lui l’ironia, la poesia e il disegno si fondono con la pittura e la composizione. Le sue storielle, i suoi quadri, le sue figure hanno un tono lieve, quasi naif, ma un sostrato filosofico dolente che fa riflettere. Nelle sue immagini, che siano vignette o quadri, strisce o figurazioni semiastratte, non c’è mai né violenza, né arroganza, eppure esse sembrano scattare in avanti come frecce che colpiscono al cuore, sollecitando lo spettatore, il lettore a oltrepassare la quotidianità, a inserirla in una prospettiva universale che la riscatta dalle sue debolezze. Opere silenziose, ma che sembrano suggerire ogni volta verità universali. Un libro così dà fiducia nella capacità dell’animo umano di guardare anche le brutture del mondo senza lasciarsi prendere dalla disperazione.
Come ogni vero poeta pessimista Fabbri è infatti sempre leggero, scanzonato, ironico, perché, come diceva Samuel Beckett, “quando si è nella merda fino al collo, non ci resta che cantare”.
Inoltre dello stesso Fabrizio Fabbri vi consigliamo di non perdere una personale di pittura e istallazioni dal 30 ottobre al 15 novembre 2009 presso la Galleria d'arte Atrebates di Dozza Imolese, Via De Amicis 35/37 - BOLOGNA, con le prose di Claudio Scooter Quarantotto, Andrea Scimè, Floriano Fabbri.
Inaugurazione venerdì 30 ottobre alle 21,30.
(N.d.r: Frigolandia la terra di Frigidaire è sotto sfratto esecutivo e stanno raccogliendo le firme via e-mail, chi ha voglia di partecipare all'appello visiti il sito www.frigolandia.eu)
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