Piddielloween
Sorprendente esito del sondaggio condotto fra i bambini italiani in merito alla casa più spettrale della notte di Halloween 2009. Al vertice delle preferenze è risultata infatti villa Berlusconi in quel di Arcore. Il clamore del risultato risiede nel fatto che per l’occasione nessuna zucca vuota o lugubre decorazione era stata allestita dal padrone di casa per il divertito spavento dei più piccini. A dire il vero, proprio nella sua residenza privata il premier era impegnato quella sera in un segretissimo Consiglio dei Ministri a porte chiuse.
Ecco allora la spiegazione dell’inaspettato riconoscimento nelle testimonianze di alcune fra le anime candide che la notte del 31 ottobre hanno innocentemente suonato al campanello di Arcore.
Luca, 16 anni: «Quando la porta si è spalancata, mi sono ritrovato davanti un indemoniato con il pizzo luciferino e la voce satanica che, dopo aver fissato con gli occhi spalancati il mio costume da zombie sanguinante, s’è messo all’improvviso a sbraitare “Posso giurare sulla correttezza delle Forze dell’Ordine! Posso giurare…”. A quel punto ho rinunciato ai dolcetti e me ne sono andato».
Ugo, 18 anni: «A me è toccato uno vestito da Frankestein, col sorriso ebete e senza bulloni in testa. Prima ha squadrato l’abito da donna che indossavo e poi s’è messo a dire qualcosa su Maometto, la montagna, la strada sbagliata… boh! Sta di fatto che, alla prima goccia di bava, gli ho rifilato un calcio nelle palle e sono corso in strada».
Lucrezia, 8 anni: «A me ha aperto una specie di uomo-gelatina senza capelli, pallido in viso e gocciolante di sudore, che ha cominciato a farfugliare in rima qualcosa di incomprensibile. Prima che la terrificante cantilena finisse, me la sono svignata».
Kevin, 12 anni: «Nel mio caso c’è voluto un po’ perché mi aprissero. Sentivo arrancare al di là della porta. Alla fine mi sono ritrovato sull’uscio una specie di ansimante hobbit malefico che, notato il lenzuolo da fantasma, m’ha chiesto da quanto tempo ero assente dalla tomba e se avevo un certificato che giustificasse la cosa. Poi m’ha sbattuto la porta in faccia accusandomi di appartenere a una elite paranormale di merda».
Giulia, 17 anni, da allora non dorme la notte: «Una mummia! Mi sono ritrovata davanti una mummia! Diversa da quelle che avevo sempre visto nei documentari e nei film: bassa, tarchiata, coi capelli stopposi e il sorriso tirato. In faccia poi, a nascondere i secoli, il cerone che mia mamma usa quando esce la sera a cena. Ha fatto appena in tempo a chiedermi “Quanti anni hai?” che già io e il mio costume da Noemi Letizia l’avevamo lasciato sulla porta brancolare sui tacchi».
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