Micro e Mega: l'elefante e il topolino
Tutto nasce sulle pagine di MicroMega, la rivista diretta da Paolo Flores D’Arcais, accusata dai nemici di giustizialismo e dipietrismo, sulla quale viene pubblicato un saggio dal titolo C’è del marcio in Danimarca. L’Italia dei Valori regione per regione, composto di cinquanta pagine, il saggio è stato scritto da Marco Zerbino la cui tesi di fondo è questa:
«Esistono due anime di Idv, quella ideal-movimentista da un lato, e quella inciucista e politicante dall'altro», una situazione che «crea spesso a livello locale situazioni di stallo», e di frequente «si risolve a favore della seconda». Continua...
«A livello locale, le ali del gabbiano arcobaleno sembrano troppo spesso zavorrate dal peso della sua contiguità a un ceto politico dai modi di fare discutibili, in molti casi approdato all'Idv dopo svariati cambi di casacca, alcuni dei quali acrobatici, e in seguito a ponderatissimi calcoli di convenienza personale. Non proprio quello che si aspetterebbe da un partito che aspira a incarnare un nuovo modo di fare politica».
E in particolare, parlando di Nello Formisano, capo in Campania. «Insieme all'ex dc potentino Felice Belisario incarna l'ala "pragmatica", per così dire, dell'Idv: entrambi hanno riempito il partito delle mani pulite di faccendieri e arrivisti, in larga misura di provenienza democristiana»
A seguire e la fermezza mostrata dal senatore nel minacciare querela al Quotidiano della Basilicata
e la pacatezza nel rispondere sull'articolo pubblicato da MicroMega
Fermo restando che gli elementi scatenanti della questione siano partiti dalla prima testata, non dal Quotidiano, si ha l'impressione di trovarsi di fronte all'ennesimo italico caso dove chi ha potere arrogante: forte con i deboli e debole con i forti.
Ditemi se sbaglio...
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