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Essi calzano

19 ottobre 2009 - Rouge ( )

freelook

Finora si erano confusi nella folla al pari di persone normali. Si muovevano tra di noi e ci vivevano accanto come non avessero nulla da nascondere. Li potevi trovare seduti di fianco al cinema o dirimpetto in metropolitana senza minimamente sospettare la minaccia incombente. Ti cedevano il passo o reggevano l’ombrello e tu la ringraziavi anche. Magari ti fermavi a scambiare due chiacchiere sul pianerottolo di casa ignorando il pericolo annidato dietro la parvenza del vicino generoso e disponibile. Addirittura lasciavi che i tuoi figli giocassero con i suoi senza sospettare il lavaggio del cervello cui la tua innocente prole sarebbe stata sottoposta. Fino al giorno in cui, naturalmente troppo tardi, avresti notato il tuo pargolo varcare la soglia e indossare un paio di calzini turchesi. Negli occhi ormai svanita ogni minima traccia di candore e purezza. Lo scalpiccio nervoso avanti e indietro e l’assurda richiesta di portarlo dal barbiere a testimoniare ormai l’irreparabile: è uno degli altri. Ne avevi sempre sentito parlare ma non avevi mai creduto all’esistenza di questi fantomatici altri. Eppure quella volta lo scoop giornalistico di Canale 5 aveva suonato l’allarme. Ma tu niente: l’avevi ignorato, declassato a caso isolato di un giudice bilioso e stravagante. Da questo momento ti pare invece di scorgerli ovunque: calzini turchesi a messa, calzini turchesi allo stadio, calzini turchesi in spiaggia. Come se non bastasse, cominci a notare la stessa calzatura ai piedi degli amici più fidati e finanche della moglie nei momenti di intimità. Una mattina poi ti alzi e il dubbio si insinua nei tuoi pensieri: i normali sono gli altri. Scosti le scarpe col tacco rialzato e indossi un paio di calzini turchesi.

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