Bene, finalmente una bella notizia!
Non certo per quei poveracci che non riusciamo a togliere dall'indigenza, ma per chi ha lanciato l'allarme, quella FAO che dal dopoguerra trita miliardi su miliardi e a detta del relatore di questo rapporto:
."Basterebbe seguire le politiche seguite dai governi del Brasile e della Cina, oppure come quelli del Ghana, del Vietnam e del Malawi. Sono questi i Paesi in testa alla classifica stilata da ActionAid sui Governi che stanno mettendo in atto le politiche migliori per combattere il problema della fame."
Capito? La Fao che questo anno ha incassato 1230 miliardi ne ha speso più di 600 per stipendi, convegni, promozioni, uffici stampa e quisquillie varie. Digitate su Google "Bilancio FAO" e leggerete con sommo divertimento le varie voci di spesa per questa organizzazione "Per mantenere la fame nel mondo" (Copyright Gino Strada, uno che se ne intende).
Quindi eccoci finalmente arrivati ad una svolta: in quel palazzaccio bianco ex sede del ministero delle colonie, affittato agli americani per un dollaro all'anno, sede in cui si parlano cinque lingue ufficiali eccetto l'italiano, ecco che finalmente stilano un rapporto in cui si dice chiaramente che non hanno fatto una sega, che costano troppo, che è meglio affidare programmi di sviluppo alle singole nazioni.
Non vi sembra sia arrivata l'ora di chiudere?
Speriamo proprio di sì
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