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A proposito di Sigmund

Le 10 domande che nascono dal preconscio

Mentre il padre della psicoanalisi sosteneva che possiamo diventare migliori, Travaglio e il commissario Basettoni sono qui a dirci di no. Ma è irreale pensare che la Sinistra abbia mai contato su Freud.
12 ottobre 2009 - Pia Fraus

Dopo le suggestioni del Corriere della Sera e dell'Altro su un tema scottante come la nostra natura di essere umani "perfettibili" ma manefreghisti, ecco le nostre 10 domande alla Sinistra a proposito di Freud:

1) Quando ha incontrato Freud la prima volta?  Ne è sicura?
2) Ha frequentato o frequenta altri psichiatri? 
3) Non trova grave non aver mai rischiesto il Tso per Veltroni, Rutelli, Bertinotti, D'Alema?
4) Ritiene di potersi candidare all'opposizione politica e sociale in questo paese senza sapere che cosa sia il Subconscio e sapendo che c'è un 3% di Ferrero?
5) Può dirsi certa che le frequentazioni dei suoi dirigenti e dei suoi intellettuali, da quelli più radicali a quelli più moderati, non abbiano compromesso i rapporti con le masse?
6) Ha parlato di un progetto eversivo che la minaccia. Ha mai pensato di curare la mania di persecuzione con qualche seduta di psicoterapia comportamentale?
7) Puo' assicurare che oggi, nessun suo dirigente, sociopatico o schizofrenico, abbia in mano le chiavi di casa di Prodi?
8) In quale momento ha deciso di passare dall'invidia del pene all'invidia del pane? 
9) Qual è la ragione che l'ha costretta a dare quattro versioni diverse dei suoi rapporti con Freud: la schizofrenia di Veltroni e Giordano?
10) La perdita di oggetti di valore, come la memoria, è un sacrificio alle "oscure potenze del destino", il cui culto non è ancora spento neanche tra di noi. Sceglierà come sede Casa Pound?

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