L'emergenza nazionale della coglioneria bipartisan
Tutto comincia nel 2004, quando la Lega Nord infila una cazzata dietro l'altra, e Mauro Biani inizia a taroccare i manifesti elettorali delle europee. Immigrati, tortura, legittima difesa, questi i tre punti del delirio leghista dell'epoca.
Flashback: in quei mesi il carroccione fa un parto trigemino e sforna la legge Bossi-Fini, (versione 2.0 della Turco-Napolitano), impedisce l'introduzione del reato di tortura (che la lega voleva punibile "solo in caso di violenza ripetuta" mandando a puttane tutto l'iter legislativo) e modifica il codice penale trasformando la legittima difesa in una licenza di uccidere sparando a vista su chiunque ti entri in casa, senza obbligo di proporzionalita' tra la minaccia e la difesa.
Immigrati, tortura, legittima difesa: nel linguaggio della satira bastano poche parole per evidenziare quanto siano stronze certe idee, e questo progetto politico viene preso per il culo con lo slogan "Immigrati clandestini: torturali, e' legittima difesa".
Ma quella che nel 2004 e' una paradossale e palese presa per il culo, nel delirio xenofobo del 2009 puo' sembrare una ottima idea, e quindi su Facebook appare qualche buontempone leghista che prende quel manifesto e lo usa per fondare un gruppo di interesse. E qui scatta la funzione della satira come termometro del paese, che misura la grande coglioneria necessaria per inneggiare a qualcosa che ti prende per il culo.
Su quel gruppo appaiono adesioni illustri, Repubblica.it segnala quelle di Umberto Bossi e suo figlio Renzo, di Enzo Erminio Boso, già parlamentare leghista, e di Roberto Cota, capogruppo alla Camera. Non si sa se questi tizi sono coglioni perche' aderiscono a qualsiasi gruppo gli venga proposto o perche' hanno pensato veramente che quel manifesto fosse una grande iniziativa di orgoglio padano, in entrambi i casi il patentino di testedicazzo 2.0 e' garantito, e a posteriori serve a poco prendersela con il manifesto solo perche' era finto e non era stato fatto dalla Lega. (Un po' secondo me ci hanno rosicato per non averci pensato prima loro).
Una volta stanati gli stronzi, va tirata la catena del Water (Veltroni) e a conferma che la coglioneria bipartisan e' peggio del razzismo di parte, l'uomo che da vice capo del governo non ha detto un cazzo sull'istituzione dei lager di stato nel marzo 1998, nell'agosto 2009 si riscopre improvvisamente cittadino del mondo e si lancia in una accorata battaglia di valori contro un manifesto falso, segnalato da una "amica di Brescia" del Water perfettamente in linea con il quoziente medio di intelligenza dei vertici PD.
E qui scatta anche una puntina di orgoglio, perche' non e' da tutti raggirare con una brillante manipolazione mediatica nientemeno che l'ex responsabile dell'ufficio stampa e propaganda di uno dei piu' grandi partiti comunisti d'Europa, a dimostrazione che quando noi di Mamma! ci mettiamo d'impegno sappiamo produrre una contropropaganda degna dei migliori servizi segreti.
Ovviamente i culidipietra che infestano le redazioni guardando il mondo dallo schermo del computer si sono buttati a pesce sulla vicenda, e da corriere.it a repubblica.it tutta la stampa perbenista si e' lanciata nella caccia al manifesto razzista soffiando sul fuoco della polemica con una foga immeritata, che andrebbe messa da parte per le prossime morti bianche di migranti assunti in nero, o per il prossimo barcone affondato nel silenzio dei media.
In tutto questo, se davvero un gruppo di coglioni razzisti ha usato quel manifesto falso per esprimere i propri valori, la cosa non ci scandalizza piu' di tanto. Se i trogloditi fanno i trogloditi e' nella natura delle cose. Fa piu' incazzare che si stracci le vesti per una immagine online un sedicente uomo di sinistra che ha appoggiato la nascita dei lager di stato quando era vicepresidente del Consiglio
Il manifesto satirico taroccato di Mauro Biani e' stata una cartina di tornasole che ha fatto emergere la prevedibile bestialita' dei leghisti UGA-UGA, ma soprattutto la grande ipocrisia perbenista del nostro Water, e questo secondo me e' il vero dato politico che tocca da vicino tutti quelli che in buona fede hanno appoggiato la ricostituzione della DC sotto la sigla PD spaventati dallo spauracchio leghista e berlusconiano.
Il problema dei trogloditi moderni e' che dall'altra parte non c'e' nessuna "civilta' evoluta" a contrastarli, e che la sinistra si e' affidata a gente che se ne fotte dei migranti morti senza lanciare SOS su internet, torturati e uccisi in Libia o nei lager italiani strapieni, ed e' pronta a indignarsi a comando quando riceve un messaggio bufala di una "amica di Brescia", caduta in questa trappola mediatica.
Una bomba satirica a orologeria che il buon Mauro Biani aveva allestito cinque anni fa senza nemmeno rendersene conto, un messaggio paradossale che ieri ha sintetizzato magistralmente tre mega cazzate "made in Carroccio" e oggi ha fatto emergere il peggio del paese in una colossale presa per il culo nazionale.
Mai come oggi la satira e' stata un termometro sociale, che in questo caso ha rivelato quanto sia profonda, pervasiva e pericolosa la coglioneria bipartisan che parte dai circoli della lega per salire fino alle piu' alte cariche dello stato passando per i leader dell'opposizione virtuale che ormai riescono ad opporsi solo alla realta' virtuale di Facebook, e anche cosi' riescono perfino a sbagliare bersaglio.
Lettori! Amici! Compagni! Ricordatevi che l'intelligenza e' rivoluzionaria: mangiate tanto fosforo e preparatevi al peggio... la coglioneria 2.0 e' piu' contagiosa e letale dell'influenza porcina.
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