Tu di che razza sei? UMANA O DISUMANA?
Mamma! che si propone al tempo stesso di fare satira e informazione quanto più possibile fuori dal coro e che attualemnte viene ospitato da Peacelink, non le risparmia a nessuno e in questi giorni, inevitabilemnte, ha dedicato la sua home page alla tragedia dei 73 migranti morti in mare e al problema dei respingimenti. A questo scopo, la redazione ha deciso di contribuire “gratuitamente” ( si legge sul sito) ad una campagna di promozione sociale che, partendo da quella lanciata dal Governo contro l'abbandono estivo degli animali, punta a stigmatizzare le comuni, eppur invisibili, ipocrisie nostrane ( politiche e non solo...)
Sotto la scritta, ormai arcinota: “ Tu di che razza sei? Umana o disumana?” con in primo piano l'immagine di un simpatico cagnolino, le “matite” irriverenti, hanno sostituito l'immagine di un ragazzo di colore, mentre al posto dell'invito: “ "Lasciami da un parente, lasciami da un amico, lasciami in una pensione, lasciami in un canile ma non lasciarmi per strada"... compare il seguente messaggio: "Dammi in pasto al caporalato, fammi cambiare quintali di pannoloni, fammi prostituire, mettimi in bilico su impalcature precarie, fammi menare dalle ronde, fammi lavorare in nero ma non mettermi in un lager e non espellermi. Abbandonare uno straniero e' legale, ma danneggia la nostra economia".
Un messaggio chiaro ed esplicito che arriva come un bel pugno allo stomaco, nessuno escluso, a partire dal Governo per arrivare al comune citttadino che pur proclamandosi tollerante e magari anche di sinistra, tuttavia si dice favorevole alle espulsioni.
“ I nostri bersagli sono l'ipocrisia, l'assurdo, la stupidita' che si annida dove meno ce lo aspettiamo. Noi combattiamo il male come Goldrake, come i Cavalieri Jedi o quelli della Tavola Rotonda, come fanno gli eroi di tutte le grandi saghe che hanno segnato l'umanita', la letteratura, la cinematografia e le nostre esperienze individuali. Nella vita di tutti i giorni siamo persone comuni, ma quando ci vestiamo con le nostre firme e pseudonimi e' come se avessimo indossato la tuta di Batman, e sappiamo che basta un tratto di matita o due parole scritte al posto giusto per scatenare la forza primordiale dell'universo...”
Nel loro manifesto programmatico si respira la stessa aria determinata, la stessa volontà di guardare dritto senza farsi spaventare da crisi editoriali o possibili censure.
“Pronti a tutto per salvare il paese dalla morte cerebrale e dalla satira che puzza di muffa, sfideremo l'impossibile fino a farlo diventare realta"
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