Sulla Stampa la foto di un asino che vola!
Sembra incredibile, ma la tecnologia ormai può trasformare in realtà persino un proverbio, un modo di dire, che per due millenni ha definito una cosa impossibile, irrealizzabile. Un asino che vola, ultimo baluardo di una vecchia tradizione orale aveva resistito incrollabile fino ad oggi, quando La Stampa di Torino ha pubblicato in prima pagina la foto di John Yettaw mentre sull’aereo se ne va verso Bangkok, finalmente libero.
Ricorderete i fatti: il 3 Maggio, dopo aver attraversato a nuoto il laghetto di casa del premio Nobel Aung San Suu Kyi, entrò in casa sua. La Signora era agli arresti domiciliari praticamente da 18 anni, pena che sarebbe finita tre settimane dopo, ma il gesto di questo Asino ha dato l’occasione alla Giunta di condannarla ad altri diciotto mesi, facendole perdere l’occasione di presentarsi (trionfante, dico io) alle prossime elezioni.
Lunga vita a tutti i John Yettaw della Terra che troveranno sempre una diplomazia che voli a liberarli. Forza John che essendosi posto l’etichetta di “pacifista” è riuscito ad immerdare un intero movimento. Vola John, verso Bangkok, la Gloria, il tuo prossimo libro di memorie a fronte del quali domani stesso un editore illuminato verserà un congruo anticipo.
Vola, John, vola…
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