Da oggi chiuso il Parlamento.
Solite trite manifestazioni tipo il ventaglio a Napolitano, poi il Paese sprofonderà nel vuoto legislativo più assoluto, e dovrà fare da solo a rubacchiare, inciuciare, sottofatturare, pagare in nero, dare e prendere mazzette, edificare abusivamente, mandare soldi all'estero, farli rientrare puliti, falsificare bilanci, farsi prendere per il kulo all'Estero, e soprattutto cantare:"Per fortuna che Silvio c'è" mentre l'altra metà del Paese strà organizzando una bella manifestazione in piazza per gridare un inutile Vaffankulo.
Questo, fino al 15 Settembre, data in cui, ahimè, il Parlamento tornerà ad operare, e tutto tornerà come prima, cioè che ad inciuciare, prendere mazzette, rubacchiare, eccetera, riprenderanno a farlo loro dicendoci che lo fanno per noi.
A Settembre poi, la redde rationem del PD
Dove si giocherà la partita decisiva del partito che non è un partito poiché non è mai realmente partito, anzi, a me pare pure arrivato.
E i quattro milioni di voti persi parlano chiaro. A me.
Eh sì, parlano chiaro a me, ma a loro non sembra.
Secondo me, faranno come le vecchie corriere di montagna, quelle che fanno kilometri e kilometri con la freccia sempre accesa sulla destra (Di Pietro) e un disperato tentativo di camminare al centro della carreggiata (Franceschini, che all'improvviso svolti a sinistra senza avvertire (Bersani) prendendosi un paio di corna da chi viene dietro (Rutelli).
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