Facebook SDK

Testata mamma
Abbonati a Mamma!

Gruppi di tematiche

carosellomenu

Matite

Carosello 250 x 250

  • stampa
  • segnala via email
  • Gplus Like

    Facebook Button

Addo stà Pasolini?

Giornalismi, domande e normalità

Storia vera per un paese irreale, che teme il sesso per il Vaticano, ma non teme i ladri per..chè non c'è nessuno
21 luglio 2009 - Sergio Nazzaro

Kerry O’Brien è un giornalista australiano che conduce il programma “7.30 report” per il canale ABC. Nell’estate del 2007, quando la crisi già investiva i paesi anglosassoni, intervistò John Howard all’epoca primo ministro e in corsa per la rielezione contro l’attuale primo ministro Kevin Rudd. Howard aveva promesso, durante la precedente campagna elettorale che, non avrebbe alzato i tassi d’interesse. La crisi, però, lo metteva spalle al muro e il suo governo aveva deciso di alzare i tassi d’interesse. L’intervista di O’Brien fu un capolavoro di reale giornalismo. La domanda che pose fu molto semplice: “Primo Ministro lei ha promesso che non avrebbe alzato i tassi d’interesse, invece lo ha fatto. Questo significa che quando promette qualche cosa, non possiamo più crederle?” Howard tentò per tutta la trasmissione di rispondere, di deviare dall’argomento, di giustificarsi. Prima un tono formale e poi confidenziale. O’Brien, giornalista di lungo corso e di grande scuola, non cambiò la domanda. Ripeté continuamente la domanda, perché non riceveva risposta. Si avvertiva nell’intervista che i due uomini si conoscevano. Ma O’Brien non fece un passo indietro dalla domanda fondamentale: poter credere o meno un uomo politico quando promette qualcosa. Qualche settimana dopo Kevin Rudd, nel pieno della campagna elettorale, ammise di essere stato in uno strip club a New York. La gente reagì dicendo che il fatto dimostrava semplicemente che il candidato premier era un uomo come tutti gli altri. Differenze: in Australia il sesso non è argomento così fondamentale. Certo si danno le dimissioni se si copula negli uffici del parlamento. Ma il vero reato risiede nel mentire o nel derubare il denaro pubblico. In Italia è il contrario. Anche per i giornalisti che fanno la domanda una sola volta. Eppure, un anno prima che l’uomo camminasse sulla luna Pier Paolo Pasolini diceva: “Ora, degli italiani piccolo-borghesi si sentono tranquilli davanti a ogni forma di scandalo, se questo scandalo ha dietro una qualsiasi forma di opinione pubblica o di potere; perché essi riconoscono subito, in tale scandalo, una possibilità di istituzionalizzazione, e, con questa possibilità, essi fraternizzano”.

Se vuoi sostenere questo sito, Richiedi uno dei nostri libri e combatti con noi il degrado culturale.

Abbonati a Mamma!

Mamma! e' una rivista autoprodotta e diffusa solo su abbonamento.

I satiri, i fumettari e i giornalisti di Mamma! condividono un progetto ambiziosorealizzare la prima rivista italiana di giornalismo illustrato e satira d'inchiesta libera da Padroni, Pubblicita', Prestiti bancari e Partiti politici, le "quattro P" che inquinano e avvelenano l'informazione italiana.

Ma per raggiungere questo obiettivo non possiamo restare soli, e abbiamo bisogno del sostegno dei nostri lettori. Non vogliamo fare debiti, ne' chiedere soldi alle banche, ne' cercare finanziatori: faremo solo quello che riusciremo a permetterci, e i contenuti del nostro sito resteranno sempre e comunque gratuiti.

Per dare ali e carta alla nostra rivista c'e' bisogno di te. Se vuoi ricevere a casa un microabbonamento a tre numeri di Mamma! clicca sul pulsante qui sotto e abbonati utilizzando il servizio Paypal.

Tipo di iscrizione
Libro scelto ( solo per iscrizione "sostenitore")

Amici di Mamma!

Per essere aggiornato sulle nostre novita',
inserisci il tuo indirizzo email
e clicca su iscriviti:

Penne

Sito realizzato con il software libero PhPeace 2.6.44 di Francesco Iannuzzelli.
Salvo diversa indicazione, tutti i contenuti sono rilasciati con licenza Creative Commons by-nc-nd 3.0 Creative Commons License
Il sito Mamma.am e' il supplemento telematico della testata giornalistica Mamma! - Direttore responsabile Carlo Gubitosa
numero testata 130640 del Registro Operatori Comunicazione (ROC).