Su un letto da qualche parte - "Spazzatura, non c'è niente da chiarire. E' solo spazzatura che spazzerò via come ho fatto con quella di Napoli". Così il premier ha risposto ai domestici dei tg nazionali che gli chiedevano quanto ghiaccio gradisse nel suo Negroni.
La "spazzatura" a cui allude il premier è ormai davanti agli occhi di tutti. Blocca il traffico, impedisce funzioni religiose, obbliga alla chiusura delle scuole, assedia cortili e abitazioni. E' emergenza in Italia e nella redazione di Studio Aperto. Emergenza vera. Duemila tonnellate di vagine solo a Roma. Molte migliaia nel resto dello stivale. Tanto che il governo ha deciso di riaprire alcune discariche e fiction rai perché non si sa più dove mettere queste aspiranti a qualcosa. Una mossa, quella varata dall'ultimo Consiglio dei ministri, che va di pari passo con la nomina del solito Guido Bertolaso a commissario speciale per l'emergenza fica. Il già impegnatissimo capo della Protezione Civile è ottimista: "In dieci giorni risolveremo la crisi. O la peggioreremo di nascosto".
Intanto in molte città vanno a fuoco i cassonetti. Le fiamme, alimentate dalle vagine, distruggono le auto parcheggiate, panchine, beni pubblici. La scorsa notte, nei pressi di Palazzo Grazioli a Roma, qualcuno ha appiccato il fuoco ad un cassonetto e le fiamme si sono mangiate anche Sandro Bondi che, nascosto nei paraggi, spiava con un binocolo le stanze del Premier. Nella stessa notte i vigili del fuoco hanno spento anche altri sette incendi divampati tutti in mezzo alle gambe del neo ministro Brambilla.
Grossi problemi anche in Costa Smeralda, dove il torrido clima estivo acuisce il problema. Le vagine, infatti, hanno invaso gran parte delle carreggiate stradali, dei pontili e dei litorali. I residenti di alcuni quartieri, unitamente con i commercianti, hanno annunciato forme di protesta se la situazione dovesse restare immutata. Ecco cosa ci hanno raccontato alcuni testimoni:
"C'era una barriera di fighe alta quattro o cinque metri e lunga venti, da lì non si poteva passare più, ho preso un'altra strada contromano e così ce l'ho fatta a uscire da Villa Certosa." (Pino l'arrotino)
"Io da giorni non ho più notizie di mio marito. Era andato a comprare le sigarette e non è più tornato. Sono preoccupata. Non vorrei che fosse rimasto bloccato tra tutte quelle montagne di chiappe e seni." (una signora disperata)
“Certo in effetti è tanta. Però diciamo che se fai un piccolo sforzo riesci a conviverci” (il marito della signora precedente, la cui testa fa capolino tra quattro chiappe).
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