Moda: speciale ronde
Il mood vigilantes si sviluppa secondo una precisa direttrice. Il rondista che verrà sarà romantico, con un occhio al passato, e vestirà indistintamente l'elmetto e il basco. Sarà guerriero metropolitano, ma anche cowboy e, perché no, marinaio.
Dolce e Gabbana, bandito con nostalgia il nero, hanno fatto sfilare la "milizia volontaria del nuovo millennio". A farla da padrone è il colore kaki di giacca e camicia, a far risaltare la cravatta nera. I pantaloni militari modello desert sono comodi ed eleganti e ai piedi gli anfibi nero lucido sono di rigore. Il giaccone è casual e pieno di tasche per riporre comodamente i più svariati pregiudizi.
Donatella Versace presenta maschi che amano il potere, vestiti in mimetica grigio scura ma con la possibilità di giocare con altri capi dell’armadio come fasce in pelle, camicie grigie di seta o sofisticati pullover dolcevita in cachemire con sopra spillette colorate raffiguranti il faccione del duce con le orecchie di Mickey Mouse.
Se Missoni rilancia il baschetto "leonessa" con lo stemma del teschio e tibie incrociate luminosi, la Westwood riscopre la cultura germanica grazie ai suoi aitanti modelli ariani che sfilano al passo dell'oca indossando le divise delle SS impreziosite, però, da inserti e ricami colorati, come a voler stemperare l'austerità dell'olocausto. Non mancano le magliette ironiche con la scritta WAFER-SS .
Un po’ guerriero e un po’ cacciatore, il rondista di Prada indossa elmetti ricoperti di pelliccia, raffinati parka feldgrau e pantalone mimetico urban, adatti alle passeggiate nella periferica tundra milanese ma con una strizzatina d'occhio anche alla movida delle vie del centro.
Uomini carichi di sensualità squadrista quelli di Roberto Cavalli: camicia nera sulla quale spicca una fascia rossa con il ricamo della ruota solare, pantalone nero alla cavallerizza, bustina in panno nero con aquila imperiale romana. Perfetti per spedizioni punitive nella romantica cornice dei fori imperiali.
I modelli di Valentino vestono come personaggi famosi; elegantissimo nella sua divisa da terzo Reich, il Charlie Chaplin del film "il grande dittatore", che danza in passerella lanciando in aria un mappamondo dal quale sono stati cancellati i paesi in via di sviluppo.
Per quanto riguarda gli accessori, il trend è unico: grosse e pesanti torce nere che si abbinano perfettamente ai guanti in pelle, oltre che essere di gran lunga più resistenti dei classici manganelli di plastica. Gli occhiali da sole sono modello Poncherello. Tonto ma con stile.
Insomma, la moda da regime diventa democratica, da passeggio, con una possibilità pressoché infinita di giocare con abbinamenti di stili e di colori. Nessuno si dovrà stupire nel vedere per le strade delle nostre città omoni sessualmente repressi indossare divise carnevalesche che, sotto un alone di legalità, nascondono la violenza culturale del razzismo e della xenofobia che si accompagna naturalmente con una ignoranza da guinness.
Se vuoi sostenere questo sito, Richiedi uno dei nostri libri e combatti con noi il degrado culturale.
Commenti
Inserisci il tuo commento