Ebbene sì, siamo Hackers!
Finalmente il mitico Umberto Eco ha trattato un argomento a fronte del quale mi batto da anni!!
Ah, dimenticavo: io sono uno dei primi "fuori di testa" che immette dal 1997 notizie che non compaiono sulla stampa cosiddetta "perbene". Sono anche uno dei "bannati" dal Forum di Golem, (che Eco gestiva a pagamento insieme al remitico Riotta) in quanto spammer. Definizione non esatta, cosi' come ampiamente documentato da McKenzie Wark , docente alla New School University di New York, che ha pubblicato in Italia: 'Un manifesto Hacker - Feltrinelli" dove, analizzando i termini del nuovo conflitto sociale e del nuovo pensiero libertario che ha accompagnato lo sviluppo di Internet, parla di conflitto tra classe vettoriale (per esempio Berlusconi e il possesso dei mezzi di comunicazione) e quelli come me (come noi) che forniscono nuove informazioni da dati non pre-elaborati, che hanno il fine di estrarre nuova conoscenza e liberano il virtuale nell'attuale.
Quelli come me (come noi), lui li definisce: Hackers ma in una nuova accezione del termine:
HACKERS DELL'INFORMAZIONE
A questo punto, rimane l'annosa questione: come distinguere notizie "sane" da quelle tendenziose?
Semplice. Si tratta di ricorrere alla reputazione.
Quella cosina che fa ritenere le notizie sul nostro www.mamma.am/ notizie! Anche se non compaiono sulla stampa italiana per varie ragioni, mentre quelle tendenziose si possono trovare facilmente spendendo qualche Euro in edicola...
Vincent
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