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Una lucida analisi politica sul futuro del paese

L'evoluzione della sinistra e l'algebra delle sigle

Per avere una opposizione credibile basta ragionarci sopra un attimo
3 giugno 2009 - Ulisse Acquaviva

Fermiamoci un attimo e ragioniamo. Con un occhio sempre al centro, il PD si rivolge anche all'elettorato di sinistra, ma molti storcono il naso. E allora per avere un grande partito di opposizione che esprima una coalizione convincente, allargata e con vocazione maggioritaria possiamo aggiungere come condimento alla base di partenza PD un po' di sana sinistra rossa emiliana partigiana doc, quella che fa ancora sorridere di nostalgia ripensando a Berlinguer.

Risultato:

PARTITO DI OPPOSIZIONE = PD + PCI

Ma in una coalizione cosi' composita e' necessario che tutte le voci e le sensibilita' siano rappresentate equamente, e quindi non e' possibile avere un pezzo di opposizione con tre lettere e un'altro che ne ha solo 2. Quindi proviamo a togliere una delle lettere. La piu' ovvia e' la I di "italiano": si sa che stiamo parlando di politica italiana, e in questi tempi di migrazioni e unione europea e' meglio evitare le insidie del nazionalismo aprendo gli occhi al mondo.

Risultato:

PARTITO DI OPPOSIZIONE = PD + PC

Cosi' va gia' meglio, ma per essere vincenti nell'era della comunicazione elettronica non possiamo permetterci inutili ripetizioni. i messaggi, le sigle e gli slogan devono essere incisivi, secchi ed efficaci. E quindi togliamo la "P" da entrambe le componenti, perche' si ripete due volte e ci dice una ovvieta': e' chiaro che stiamo parlando di partiti e non di circoli ricreativi. Il risultato limpido e cristallino di questi aggiustamenti e' il seguente:

PARTITO DI OPPOSIZIONE = DC

Si e' cosi' realizzato il sogno della generazione che ci ha preceduto: mandare la DC all'opposizione. Ma per trasformare il sogno in realta' le chiacchiere marxiste sono state del tutto inutili: ci voleva l'efficiente volonta' di un imprenditore capace di cose concrete.

E adesso buona Italia a tutti e godiamoci questo trionfo della democrazia.

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