L'evoluzione della sinistra e l'algebra delle sigle
Fermiamoci un attimo e ragioniamo. Con un occhio sempre al centro, il PD si rivolge anche all'elettorato di sinistra, ma molti storcono il naso. E allora per avere un grande partito di opposizione che esprima una coalizione convincente, allargata e con vocazione maggioritaria possiamo aggiungere come condimento alla base di partenza PD un po' di sana sinistra rossa emiliana partigiana doc, quella che fa ancora sorridere di nostalgia ripensando a Berlinguer.
Risultato:
PARTITO DI OPPOSIZIONE = PD + PCI
Ma in una coalizione cosi' composita e' necessario che tutte le voci e le sensibilita' siano rappresentate equamente, e quindi non e' possibile avere un pezzo di opposizione con tre lettere e un'altro che ne ha solo 2. Quindi proviamo a togliere una delle lettere. La piu' ovvia e' la I di "italiano": si sa che stiamo parlando di politica italiana, e in questi tempi di migrazioni e unione europea e' meglio evitare le insidie del nazionalismo aprendo gli occhi al mondo.
Risultato:
PARTITO DI OPPOSIZIONE = PD + PC
Cosi' va gia' meglio, ma per essere vincenti nell'era della comunicazione elettronica non possiamo permetterci inutili ripetizioni. i messaggi, le sigle e gli slogan devono essere incisivi, secchi ed efficaci. E quindi togliamo la "P" da entrambe le componenti, perche' si ripete due volte e ci dice una ovvieta': e' chiaro che stiamo parlando di partiti e non di circoli ricreativi. Il risultato limpido e cristallino di questi aggiustamenti e' il seguente:
PARTITO DI OPPOSIZIONE = DC
Si e' cosi' realizzato il sogno della generazione che ci ha preceduto: mandare la DC all'opposizione. Ma per trasformare il sogno in realta' le chiacchiere marxiste sono state del tutto inutili: ci voleva l'efficiente volonta' di un imprenditore capace di cose concrete.
E adesso buona Italia a tutti e godiamoci questo trionfo della democrazia.
Se vuoi sostenere questo sito, Richiedi uno dei nostri libri e combatti con noi il degrado culturale.
Commenti
Inserisci il tuo commento