Europee: gli impresentabili contro gli ineleggibili
In mezzo alla campagna elettorale delle europee spunta un manifestino del PD: "Bossi e Berlusconi. Un voto sprecato". La tattica e' chiara: l'unico "partito/marchio", con un leader fresco di nomina e poco caratterizzato, attacca i "partiti/leader" che nell'era della politica spettacolo hanno sostituito il marchio del partito con la faccia dei capi. La grafica e' moderna e aggressiva, chi ha realizzato questa campagna probabilmente non ha piu' 30 anni. E si vede, altrimenti certe cose le ricorderebbe ed eviterebbe di parlarne.
Lo slogan nasconde un messaggio molto chiaro. Non importa se siamo un coacervo inconcludente di mille correnti che vanno dall'ortodossia vaticana ai postcomunisti senza una proposta chiara se non quella del cerchiobottismo: dovete votarci perche' gli altri non possono essere eletti, e manderanno altri al posto loro.
"Berlusconi, Bossi, Di Pietro si sono candidati in quasi tutte le circoscrizioni pur ricoprendo cariche incompatibili con quella di eurodeputato. Questo significa che non andranno a Strasburgo nemmeno per un giorno: le loro candidature sono specchietti per le allodole per i cittadini in buona fede. Così alcuni cittadini voteranno Berlusconi, ma eleggeranno Clemente Mastella".
Prima domanda: che cosa ci vedete di male se qualcuno si porta Mastella a Strasburgo visto che voi ve lo siete portati due volte in Parlamento? Magari con uno scranno europeo fara' meno danni di quelli che ha combinato quando voi gli avete affidato interi ministeri.
Seconda domanda: come mai il tema dell'eleggibilita' viene riscoperto solo ora? Voi sapevate benissimo che Berlusconi era ineleggibile gia' nel 1994, e non perche' avesse altre cariche istituzionali, ma proprio perche' per legge gli erano interdetti i pubblici uffici in quanto titolare di concessioni televisive. Se non credete a noi che siamo dei satiri cialtroni, chiedetelo all'associazione dei costituzionalisti.
Ma all'epoca si e'danzato attorno alle norme di legge facendosi beffe delle regole che vietavano e vietano tuttora di essere consigliere comunale se hai la concessione cittadina delle affissioni, ma non hanno vietato al capo di tre televisioni di diventare anche il capo d'Italia, anche grazie alle garanzie offerte da una sinistra complice o kamikaze.
Anche stavolta non fidatevi di noi sulla parola: per scoprire se e' vero chiedetelo all'onorevole Violante, che si e' lamentato in Parlamento del trattamento ricevuto dalla destra nonostante "non avessimo fatto il conflitto d'interessi, avessimo dichiarato eleggibile Berlusconi nonostante le concessioni, e durante il centrosinistra il fatturato di Mediaset e' aumentato di 25 volte". Ma come, ci siamo comportati cosi' bene e questo e' il vostro ringraziamento?
Ai giovani creativi che hanno fatto questa campagna affidiamo questi frammenti di memoria storica del paese e una nostra profonda convinzione: il fatto che ci siano dei candidati ineleggibili non ci rende piu' simpatici i politici impresentabili che li hanno fatti eleggere tempo addietro e ora si stracciano le vesti per fare propaganda.
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