L’acaro compie cinquant’anni
Quando ho letto il titolo sulla Stampa di oggi, ho aperto l’articolo con trepidazione, perché già mi immaginavo uno scienziato, tipo Zichichi che festeggiava con la sua cavia a cui aveva dato pure un nome: Silvio. Così per attinenza. Mi immaginavo questo vecchio artropode, parassita sì, ma consumatore dignitoso e silente dei nostri scarti, che si mettesse in posa per il fotografo in attesa di essere invitato da Fazio per chiacchierare di polvere…
E invece nulla di tutto ciò.
È semplicemente un articolo per ricordare che dobbiamo arieggiare gli ambienti se non vogliamo che nelle nostre case avvenga lo scempio avvenuto nelle nostre menti a causa degli acari del Grande Fratello.
Nazismo ateo?
Gli intellettuali contemporanei stanno ancora discutendo se il Nazismo altro non fosse che il frutto malato di un Occidente cristiano, e lasciamoli stare. Ma quando un Papa tedesco dichiara il Nazismo ateo, lui che ha visto con i suoi giovani e disincantati occhi le divise, i gagliardetti, i distintivi con su scritto Gott mit uns, allora mi chiedo se non sia ora che per i Capi di Stato e di Governo (da Berlusconi che accusa i giornali di provocare la crisi a questo Papa) non sia giunta l’ora di prevedere l’antidoping.
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