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Accuso

16 maggio 2009 - Alain Goussot*

Accuso il governo italiano di atto di disumanità e di offesa ai diritti fondamentali della persona umana
Accuso i suoi ministri di atto di razzismo e di discriminazione verso altri esseri umani
Accuso la società italiana di complicità diffusa con le nuove leggi razziali
Accuso gli intellettuali italiani e quello che resta di cultura di mancare totalmente di probità morale
Accuso il giornalismo italiano di alimentare campagne di odio verso l’altro soprattutto se povero e diverso
Accuso gran parte della scuola e del sistema formativo di non educare alla varietà culturale e al rispetto dell’alterità
Accuso le istituzioni europee di lasciare fare, anzi di alimentare atteggiamenti xenofobi nei confronti dei poveri del mondo
Accuso chi governa  di non rispettare la Costituzione italiana che parla di eguaglianza a prescindere dalle origini sociali, culturali , etniche e dal credo religioso
Accuso i ceti privilegiati di guardare solo ai loro privilegi e di essere responsabili delle diseguaglianze spaventose presenti nel mondo, diseguaglianze che provocano miseria, intolleranza e razzismi
Accuso tutti quelli che vedono , sentono e non fanno nulla per fermare la barbarie in atto
Accuso l’Italia di offendere la memoria e il dolore dei propri emigranti
Accuso l’Italia di offendere la memoria di quelli che hanno lottato durante il Risorgimento e la Resistenza per la dignità , l’eguaglianza e la democrazia
Accuso gli italiani che hanno dimenticato cosa significa lasciare la propria terra per tentare di costruirsi una vita migliore
Accuso i tanti e le tante che non hanno il minimo rispetto dell’umanità e della propria umanità
Accuso questo modello di società che si basa sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, dell’uomo sulla donna, del ricco sul povero, del potente sul debole
Accuso quelli che potrebbero fare qualcosa, anche nel piccolo, e che non fanno nulla per alleviare la sofferenza altrui
Accuso i ben pensanti che sono convinti di avere sempre ragione per il solo fatto che hanno quattro soldi in tasca e uno strapontino alla corte del Satrapo di turno
Accuso l’assenza d’indignazione e di senso di rivolta da parte dei tanti che dicono di essere delle ‘anime belle’

Voglio fare mie le parole dello scrittore Emile Zola che difese Dreyfus contro l’ondata antisemita che dilagava sulla Francia; scrivendo nel suo “J’accuse” che gli costò una condanna e l’esilio:
“E questa gente dorme tranquilla , ha moglie e dei figli che amano!...E’ un crimine contro l’umanità di appoggiarsi su una stampa immonda , di essere complici della gentaglia che gioisce della sconfitta del diritto e della probità. Ho una passione , quella della luce della verità, in nome dell’umanità che soffre e ha diritto alla felicità. La mia protesta infiammata è il grido di dolore della mia anima!”.

* Alain Goussot  è docente di Pedagogia speciale presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Modena-Reggio Emilia e formatore presso il Centro Studi Analisi di Psicologia e Sociologia applicate di Bologna. È inoltre-collaboratore dell'Osservatorio europeo sulle Innovazioni in Educazione e Formazione e con l'Istituto per lo Sviluppo delle Potenzialità del Bambino di Parigi.

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