la fuga delle chiappe
A lanciare l'allarme questa volta era stata la signora Berlusconi che per la prima volta aveva apertamente parlato di “fuga delle chiappe dal nostro paese”.
“E' intollerabile” aveva detto la signora in occasione delle candidature delle euroveline “che nel nostro Pese si spendano milioni di euro dei contribuenti per i concorsi di bellezza e che una volta che queste ragazze, dopo tanti sacrifici loro e delle loro madri, sono arrivate a diventare delle Miss, siano costrette ad andare all'estero per lavorare”.
La smentita era arrivata quasi subito da parte della signorina Noemi (giovane “sculettina” appena diventata maggiorenne) che salita agli albori delle cronache proprio per le sue capacità di far fruttare al meglio i tanti sacrifici di anni da minorenne, aveva dichiarato rivolgendosi alla signora Berluscini “ma di che fuga delle chiappe parla? Io le mie le tengo ben salde su quelle di “papi” e un giorno diventerò Ministro anche io”.
Se fino a qualche giorno fa le dichiarazioni della neo “sculettina” potevano sembrare azzardate, oggi invece pare che la Noemi avesse proprio ragione tant'è che Maria Vittoria Brambilla, una degli stacchi di coscia più promettenti del nostro Paese, è diventata Ministro del Turismo e a discapito della malelingue, si è saputo che anche lei, in gioventù, è stata Miss Romagna.
Tanti comunque i progetti del neo Ministro del Turismo che in accordo con le chiappe di un altro famoso Ministro, parla già di soluzioni per uscire dalla crisi.
“E' nostra intenzione” ha infatti detto il neo ministro riferendosi a lei e al Ministro delle Pari Opportunità “rendere il nostro Paese competitivo anche sul piano del turismo sessuale. Il Ministro Carfagna, con il quale condivido da sempre una certa politica sociale, mi ha già assicurato che si occuperà di promuovere le pari opportunità lavorative anche per le nostre minorenni come già avviene in tanti altri Paesi del mondo. E questo non solo offrirà anche a ragazze come Noemi di cominciare a guadagnare molto prima dei fatidici 18 anni, ma ci consentirà di evitare che tanti italiani siano costretti ad andare all'estero a cercare ciò che qui in Italia, per colpa di una vecchia legge, è considerato ancora reato. Gli italiani” ha quindi aggiunto la Brambilla “secondo le statistiche spendono ogni anno migliaia di euro per recarsi in paesi lontani ad acquistare ciò che in Italia facciamo meglio e di più e adesso è giunto il momento di promuovere il nostro Made in Italy anche nel campo del turismo sessuale con le minorenni”.
Grande apprezzamento per il suo intervento, pare sia stato espresso anche dal Presidente Berlusconi che non più di un paio di giorni fa aveva manifestato la sua preoccupazione per il clima di caccia alla veline che si stava instaurando nel nostro paese tanto che, aveva aggiunto con un filo di bava all'angolo della bocca, “finiremo per dover importare addirittura modelli finlandesi”.
Scettica invece la Chiesa che di fronte al barcone di disperati rimandato in Libia senza neanche verificare il carico umano contenuto, aveva manifestato il suo disappunto per l'accaduto “almeno i ragazzini potevate lasciarceli!”
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