Buongiooorno, sinistra! (3)
Oggi ce l’ho con i luoghi comuni Oggi ce l’ho con tutti quelli e quelle che predicano bene e razzolano bene. Cioè non fanno un cazzo. Ce l’ho con chi vive di pregiudizi, dunque non solo con la borghesia, ma anche con il proletariato. Con chi uccide per un parcheggio, con chi cava un occhio ad uno straniero perché ci ha la macchina vecchiotta, con le orde inferocite che cercano di linciare un poveraccio che si è sentito male alla guida dell’ auto e lo scambiano per un “pirata”.
Ce l’ho perché devo leggere su un giornale nazionale che la sanità è in rosso perché gli italiani non si curano. Cioè vanno dal medico, fanno gli esami, si fanno fare le prescrizioni e poi decidno, quando si sentono meglio, di interrompere le cure. Quindi si ari-sentono male, tornano in ospedale e via così, ad occupare i letti come coglioni ansiosi. Sopratutto tra i 64 e i 75 anni. E mi devo chiedere ma chi li paga i giornalisti che fanno queste inchieste? e chi fa i titoli? E perché poi tutto questo diventa, ad un certo punto, “vero”?
Ce l’ho con la “deriva degli incontinenti”, quelli che devono far politica ad ogni costo anche se il tempo è scaduto, anche se hanno fallito, e coi funzionari di mezzo rispetto come Bettini che ha rinunciato a tutto per Veltroni e ora è fatto fuori da quei meccanismi che lui ha praticato per decenni. E in più si mette a querelare la satira.
A proposito di Bettini, vediamo che nel coma strategico del pd, torna D’Alema che insiste sul fatto che il progetto del Pd resta valido. Sbagliata, dice, è stata la «visione bi-leaderistica della democrazia», perchè «lo sfondamento plebiscitario è un’illusione, è un terreno perdente per la sinistra» (Ma dai!!!) Per uscire dalla crisi bisogna «riorganizzare un vero partito, recuperare il valore della politica e cercare alleanze per costruire un nuovo centrosinistra». Insomma la risposta era dentro di loro, ma era .... sbajata!
Ma - attenzione - trona anche Rutelli con altre idee e su Europa scrive, dice, un intervento "controcorrente", contro la "semplificazione lessicale" e "il messaggio che si sta facendo strada" secondo cui "il Partito democratico e' la sinistra". (Sbajata pure questa!) «Noi - sottolinea Rutelli a Europa - non siamo la sinistra, anche se ne raccogliamo il solido ceppo riformista; non abbiamo piu' bisogno di definirci in modo topografico...noi siamo i democratici italiani". Forza Rutelli, ecco come si smascherano i luoghi comuni. Definitevi in modo tipografico: punto e virgola per non farsi mancare niente.
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