Con una sentenza "restrittiva" la quinta sezione penale della Cassazione ha condannato il disegnatore satirico Vincino, per una vignetta pubblicata dal "Foglio" di Giuliano Ferrara per diffamazione nei confronti dell'ex presidente della Rai Roberto Zaccaria e l'ex consigliere del Cda di viale Mazzini Vittorio Emiliani.
La difesa aveva affermato che poiché quando disegna Vincino non si capisce un kazzo, ma che per fortuna nemmeno quando sotto ci scrive le sue battute, aveva chiesto l’assoluzione per una vignetta indecifrabile con quattro sgorbi a mo’ di persone e una battuta: “"Adesso mi vorranno indietro la tangente?” riferito al mancato accordo per la vendita di Rai Way ai texani.
Niente da fare: se la satira esagera diventa diffamazione anche quando i protagonisti delle vignette sono inventati. E' sufficiente che in quelle caricature frutto della fantasia si riconoscano i diretti interessati e chi conosce il tema, oggetto della vignetta.
Capisci? È come se io pubblicassi una vignetta con su scritto GOVERNO LADRO e Berlusconi mi denunciasse perché si riconosce!
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