Spegnete quella cazzo di TV se non capite la satira!
Riassunto delle puntate precedenti: un premier palazzinaro che ha costruito case a Milano con soldi di dubbia provenienza fa proposte deliranti per allargare senza criterio palazzi gia' esistenti anziche' controllare se sono a rischio sismico. Nessuno si scandalizza.
Arriva un terremoto: la protezione civile e' al centro di feroci polemiche, Santoro prova a ragionare su cosa poteva essere fatto meglio e viene sbranato, ma resta al suo posto.
Poi pero' si affaccia un ometto con una matita, prende un pezzo di carta e prova a criticare con il linguaggio della satira il premier palazzinaro. E scoppia un casino da giudizio universale, l'ometto con la matita viene sospeso (a un cappio mediatico/politico) e tutto il mondo benpensante si mette a girare attorno a un pezzo di carta disegnato.
Alcuni lo fanno perche' sono fessi, altri perche' fa comodo al palazzinaro di palazzina Chigi nascondersi dietro le vittime di questo terremoto, per far dimenticare i suoi progetti deliranti e non parlare delle potenziali vittime di quello successivo, che avrebbero potuto affollare i cimiteri proprio come nella vignetta "incriminata" dopo essere stati sepolti sotto case "extracubate".
Allora se proprio non ci arrivate ve lo spieghiamo noi: qui non si sta parlando di buon gusto, la morte non ha buon gusto e ti lascia sempre in uno stato pietoso e schifoso. Provate a chiederlo ai paramedici che hanno dovuto ricomporre le salme ritrovate sotto le macerie. Di fronte alla morte non c'e' spazio per il bon ton, soprattutto quando la penna di un premier (e non la matita di un satiro) puo' contribuire con una firma a stroncare vite umane. E' questa la vera mancanza di rispetto, che insulta i morti e uccide i vivi.
Ma le solite comari del paesino si stracciano le vesti per un pezzettino di carta disegnato, e parlano di lesione dei "sentimenti di pietà dei defunti" anziche' scandalizzarsi per i sentimenti di incazzatura dei vivi di fronte ai pezzi di carta bollata che testimoniano l'irresponsabilita' di chi ci governa.
Anziche' aver denunciato a tempo debito i provvedimenti vergognosi che mettevano a rischio le persone, le comarelle isteriche se la prendono col dito che li indica, un dito che prova a sputtanare le leggi palazzinare senza altro potere che quello del disegno, con l'unico linguaggio in grado di far saltare i potenti dalle poltrone, ma spesso per i motivi sbagliati con salti di indignazione pilotata a comando.
Nell'altro gruppo di comari Daria Franceschina salta sulla sedia con la sottana in mano spaventata dal topolino disegnato, e si limita a dire che "a me Annozero non piace", senza dirci come la pensa sulle leggi palazzinare sputtanate da quella vignetta. Di fronte a questo grande coraggio della denuncia le moltitudini si affollano a San Giovanni Rotondo e fanno voto solenne sulla tomba di Padre Pio di non votare piu' PD nemmeno se dall'altra parte arriva il demonio in persona come candidato PDL.
E noi ci fermiamo a osservare tutta questa idiozia che impedisce di capire, furbizia che fa finta di non capire, ipocrisia, perbenismo e sciacallaggio politico sulle vittime del terremoto usate per tappare la bocca ai nemici illustrati del palazzinaro Chigi.
Di fronte a tutto questo casino godiamo perche' osserviamo il potere infinito che possono avere una matita, un pezzo di carta e due parole scritte, usate contro i potenti da un ometto senza potere. E come il giovane Luke Skywalker, sentiamo scorrere nelle nostre vene questo potere che deriva dalla forza delle parole scritte e disegnate, e ci prepariamo ad usarlo per sconfiggere gli imperi criminali che fanno leggi palazzinare assassine, condoni, ecomostri, grandi opere, trafori e ponti sullo stretto. E se qualcuno nel frattempo si offendera', gli spiegheremo che non he ha motivo, a meno che non sia un seguace dell'impero.
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