Non chiamatelo sciacallaggio: è solo un mercato in ripresa
Dopo la pubblicazione della nostra grafinchiesta sulla Impregilo, che ha tracciato i legami tra questa azienda, le grandi opere italiane e l'ospedale San Salvatore di L'Aquila reso inagibile dal terremoto, qualcuno ci ha messo la pulce nell'orecchio: "perche' non andate a guardare in borsa che cosa e' successo al titolo di quella SPA?".
E in quest'era di meraviglie tecnologiche basta un click per scoprire la tremenda verita': il 6 aprile dopo le scosse notturne delle 3:32 il titolo Impregilo ha avuto un picco alle ore 13, schizzando al valore di 2,315 euro.
"Evidentemente - ci spiega la nostra fonte - il cinico mercato crede nel fatto che Impregilo si assicurera' nuovi appalti per la ricostruzione".
Ma prima di lanciare l'allarme, proviamo a controllare: allargando l'orizzonte temporale dalle ore ai mesi, questa impennata appare ridimensionata, e anche il volume d'affari non e' tale da far pensare ad una vera e propria "corsa al titolo".
Anche cosi', rimane comunque forte l'impressione di una speculazione di giornata in stile "mordi e fuggi": niente di eclatante, una botta e via giusto per non lasciare nulla di intentato in questi duri tempi di crisi.
Sul lungo termine saranno altri i fattori e i contratti che peseranno su questo titolo: il ponte sullo stretto, i termovalorizzatori, o magari le forniture militari.
Tra le sue tante attivita', infatti, Impregilo e' il terzo fornitore italiano del Pentagono nel campo delle costruzioni, superato solamente da due delle cosiddette "cooperative rosse", ovvero la Cooperativa Muratori Riuniti di Argenta (FE) e la CMC di Ravenna.
I dati in nostro possesso, elaborati a partire dalle banche dati del Pentagono pubblicamente accessibili in rete, rivelano che negli anni dal 1996 al 2006 Impregilo ha ottenuto contratti dal Dipartimento della Difesa statunitense per un totale di oltre 85 milioni di dollari, mentre nel periodo 1996/2007 la Muratori Riuniti ha messo insieme 243 milioni di dollari in contratti, e la CMC "appena" 124 milioni.
In questa fiera bipartisan del mattone, non importa se i profitti si tingono di rosso o di nero, se arrivano da gente che muore sotto le macerie o da gente che le macerie le crea con i missili: tutto fa brodo, lo spettacolo deve continuare, e' la dura legge del business.
Noi pero' ci chiamiamo fuori, e nella nostra mappa della Impregilo abbiamo indicato alcune aziende, banche, assicurazioni e marchi da evitare come la peste se questi giochi di borsa non ci piacciono e preferiamo il risparmio onesto alle speculazioni ciniche.
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