Standing ovation.
E come non plaudere a: "siamo il partito degli italiani liberi che vogliono restare liberi; dovevamo essere un popolo prima di essere un partito: popolo e libertà definiscono esattamente chi siamo; la famiglia è il nucleo fondante della società, crediamo nell'impresa, nei valori irrinunciabili della vita, della pace, della solidarietà, della giustizia, della tolleranza verso tutti, a iniziare dai nostri avversari."
Dunque, sì, la tolleranza. E infatti si plaude anche a:
"...il Partito democratico - che democratico ancora non è - non ha mai rotto con l'estremismo giustizialista e il sindacalismo improduttivo; è una verità incontrovertibile che la parola "sinistra" non piace più neanche a sinistra; nonostante i tanti camuffamenti negli anni, la sinistra non è mai cambiata sotto l'assoluta benevolenza della stampa e degli intellettuali militanti e delle loro ramificazioni all'estero. La sinistra monopolizza tuttora i talk-show mentre i nostri governi erano e sono impegnati a lavorare..."
Dunque, sì, pace, solidarietà e giustizia. E infatti prima del congresso c’è stato uno scontro con Fini su una certa “irrisione” delle regole della democrazia parlamentare.
Che dire? Ognuno si faccia i suoi pranzetti ma… mi raccomando, tra una spadellata e l’altra, cantate Volare e Azzurro. È la chicca consigliata dallo chef per aggiungere al piatto la gioia del cuore.
Buon appetito!
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