Siamo in edicola per conto di Dio
[ Pubblichiamo in esclusiva un testo stenografato da suor Alvisa Spano' durante una notte di delirio mistico di don Antonio Sciortino. A parte un clamoroso mal di testa, il mattino seguente l'emerito direttore di "Famiglia Cristiana" non ricordava piu' nulla, ma la sensibile coscienza della suora l'ha indotta ad affidare comunque il dettato a suo cugino Alvise, temerario webmaster di "Mamma!" ]
Suor Alvisa, non ce la faccio piu', prenda nota e trascriva quanto segue, cosi' la finiamo una volta per tutte: Primo. I berlus-cloni hanno rotto le balle. Se vogliono fare leggi razziali le facciano ma senza dire che Dio e' dalla loro parte. Dio e' talmente pluralista che bastano due righe di un settimanale di parrocchia per mandare nel panico quelli che vogliono schedare gli zingari come facevano i nazi. Secondo. Il Vaticano puo' fare tutti i distinguo del mondo ma intanto non puo' smentire i nostri editoriali. Dai chierichetti ai cardinali, nella Chiesa tutti possono parlare a titolo personale e nessuno a nome di Dio. Questo lo riconosciamo solo al Papa e neanche sempre, solo quando parla "ex cathedra" (se non sapete cosa significa, buttate nel cesso il telecomando e compratevi un cazzo di vocabolario). Terzo. C'e' poco da fare i furbetti: un governo guidato da un divorziato condannato per falsa testimonianza nel processo sulla P2 fa ridere i polli quando dice di essere portatore del messaggio di Cristo, mentre in privato si trombano le donne d'altri e ci si fa beffe dei dieci comandamenti sparando cazzate in tribunale per pararsi il culo sconfessando gli amici massoni. Tutto cio' premesso, visto che in questo paese ognuno puo' dire il cazzo che gli pare, andate pure a giurare in chiesa quel che volete come fa Borghezio, sniffate cocaina come Micciche' spacciandola per incenso da messa, ma quando fate cazzate colossali a nome della nazione lasciatecelo dire chiaramente sulla nostra rivistina. E' un consiglio nel vostro interesse: a noi bastano due minuti per invadere Montecitorio con un commando di parrocchiane incazzate che se solo gli toccate la loro rivista preferita vi sfregiano le auto blu con rosari di marmo da 20 kili a boccia. Se non avete capito che i cattolici non sono obbligati ad avere tutti le stesse opinioni politiche, o se vi rode quando diciamo le cose come stanno, telefonate a Segrate e fatevi stampare dal kapo una rivista concorrenziale per rintronare i lettori delle parrocchie, con un bel titolo tipo "Comunione e Segregazione". Poi ce la giochiamo sulla qualita' del prodotto, e vediamo chi avra' piu' lettori. Scritto tutto suor Alvisa? Bene, ora vado a dormire tranquillo, domani svegliatemi tardi.
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