Non dovrebbe essere difficile trovare un compratore per il catalogo Einaudi, storico e prestigioso com'è. Di certo noi non ce ne andremo prima che succeda tutto questo ("resistere un minuto più del padrone", diceva un vecchio slogan operaista), a meno di non essere cacciati. Non ce ne andiamo perché dentro l'Einaudi abbiamo vinto tutte le battaglie, perché abbiamo piena autonomia, e perché con tutti i suoi limiti rimane la migliore casa editrice del Paese.
[Traduzione: che qualcuno si compri in fretta questa Einaudi strappandola alla Mondadori, così la gente la smetterà di sfaldarci i maroni e potremo continuare così come abbiamo fatto finora. In più se ci compra un editore "buono" la coscienza sarà ancora più limpida di fronte allo sfacelo culturale che lascia in piedi solo pochi grandi colossi come Einaudi, che camminano sui cadaveri di una piccola editoria della quale francamente ce ne frega meno di zero.]